Formulazione di un questionario
Assistenza specialistica a Roma: fotografia istantanea del servizio
in allestimento
Raccolgo da un post sviluppatosi su facebook, al gruppo AssistentiSpecialistici, che vi invito a leggere, così come invito tutti a partecipare aggiungendo altre tematiche da sviluppare o correggendo quelle esistenti.
Alla fine della settimana le tematiche saranno "trasformate" in un vero e proprio questionario.
-Quante e quali tipologie di assistenti è presente nella scuola
-Quante ore totali svolge ogni assistente
-Quante ore svolge ogni assistente per ogni utente assistito
-Quale tipologia di contratto è applicato
-Quale tipologia di contratto preferireste
-L'organizzazione del servizio da parte della scuola permette l'erogazione di un servizio ottimale (proposte a riguardo)
-Oltre alle capacità organizzative, il Responsabile presso la scuola/Responsabile Coop/Responsabile ente erogatore è in grado di salvaguardare la salute mentale di chi opera, o ha mai attuato strategie a tal fine, attivato servizi o figure a riguardo
-Sono attive figure di riferimento per la gestione collettiva del progetto di vita di ogni utente
-Tipologia del disturbo dell'assistito ( reperire il codice della disabilità)
-Quante ore l'utente viene servito dall'insegnante di sostegno
-Quante ore è presente a scuola
A questo nucleo iniziale di tematiche più persone hanno proposto di aggiungere una domanda specifica sul cosiddetto
"Recupero delle ore non svolte". La discussione nata, a mio avviso, è davvero interessante, perchè partendo da un aspetto sicuramente di carattere "contrattistico", mette in evidenza una situazione di abuso misto a sopruso e arroganza quando va bene! Non si capisce perchè risorse stanziate per un progetto INDIVIDUALE di assistenza, non possano essere più svolte successivamente, se un giorno la scuola è chiusa, o è assente il ragazzo. Perchè non utilizzare in toto le risorse stanziate per ogni utente nell'arco dell'intero anno. A pensare male, forse... forse non lo so ... e allora è bene informarsi e raccogliere dati a riguardo.
Infine è venuto fuori di "ideare un questionario molto aperto, più esperienziale per stimolare il racconto personale/sociale, di interazione con tutti gli altri: colleghi famiglia dirigenti bidelli coordinatori referenti, e perché no, noi stessi."
E' un lavoro in progresso...
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